
L'obiettivo del seminario è stato quello di attivare un confronto tra differenti unità di ricerca appartenenti a diverse università italiane sul tema delle pratiche lavorative. Il titolo del seminario era Le epistemologie delle pratiche professionali. Prospettive pedagogiche e si sono succeduti diversi interventi tesi alla presentazione di ricerche concluse o ancora in essere, rispetto all'analisi delle pratiche lavorative e del cambiamento/apprendimento nei luoghi di lavoro (workplace learning).
Insieme con i proff. Livia Cadei e Domenico Simeone (Università Cattolica) abbiamo presentato una ricerca sulle professioni educativa in rapporto alla definizione dell'identità professionale e il riconoscimento sociale. Il lavoro nasce da alcune questioni, relative all'identità professionale dell'educatore, emerse in un gruppo di lavoro internazionale di cui Livia e Domenico fanno parte.
Ciò che emerge sono delle immagini di ruolo in cui si identificano gli educatori: dal
carismatico al militante, dal burocrate al coach. Categorie che emergono dall'incrocio fra due variabili che descrivono atteggiamenti che vanno dal tecnicismo alla motivazione e dalla normalizzazione alla prevalenza dell'individualizzazione.
Questi quattro profili si inseriscono all'interno di tre sfide poste dall'attuale contesto:
a) il lavoro socio-educativo è sempre più complesso;
b) la fragilità del profilo professionale;
c) una pluralità dei percorsi di formazione.
Secondo il punto di vista di coloro che formano gli educatori si evidenziano due dinamiche di cambiamento delle pratiche di lavoro degli educatori:
1.storica: da un educatore tout court, idealista, socio-politico e militante ad un educatore specializzato, pragmatico, ad azione ristretta e privatistica.
2. personale: da un educatore fragile, dipendente da altre professionalità, che vive solitudine ma anche entusiasmo, ad un educatore con autonomia professionale, con sguardo sistemico, capace di lavoro in equipe.
Il percorso possibile dello sviluppo dell'epistemologia pratica degli educatori può essere rappresentata in questo modo:

Il nostro intervento si è concluso presentando una matrice in cui abbiamo messo in luce i punti di forza e di debolezza del percorso di sviluppo dell'identità professionale, integrati con le variabili a favore e contrarie dell'attuale contesto di lavoro.

Durante il seminario sono state presentate varie ricerche molto interessanti sia dal punto di vista contenutistico sia per l'approccio metodologico. Mi permetto di richiamare l'intervento di M. Striano (Napoli) relativo alla Continuità e cambiamento nei ruoli e nelle pratiche professionali delle donne emigrate nel contesto napoletano. Il lavoro è stato svolto con un gruppo di donne emigrate nel napoletano attraverso il metodo narrativo per comprendere ciò che interviene durante il processo di trasformazione della propria identità professionale, in particolare quando il passaggio è di natura up-down.
Molti ed interessanti sono stati gli interventi dei gruppi di lavoro, da quello Firenze, guidato dai proff. Fabbri e Rossi, a quello della prof. de Mennato (Napoli), nonché quello del prof. Pati (Cattolica di Brescia) e della prof. Pulvirenti (Catania).
Slide dell'intervento
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